"Variazioni su un tema originale", André Aciman

Tu non sai nulla di me. Mi vedi. Ma non mi vedi. (...) nessuno ha la benché
minima idea della tempesta che monta dentro di me. E’ il mio piccolo inferno
segreto. Ci convivo, ci dormo insieme la notte. Mi piace che nessuno sappia.
Vorrei che tu sapessi. A volte ho paura che tu sappia.

Per tutta la cena continuo a pensare alla tua voce e al fatto che non riesco
mai a richiamarla alla mente. (...) mi piace immaginare di avere in mano il
tuo polso (...) Sono felice. E sono disperato.

C’è una vita che si sviluppa nel tempo normale (...) e un’altra che irrompe
all’improvviso, ma altrettanto all’improvviso si conclude con un nulla di
fatto. E poi c’è la vita che forse non otterremo mai ma che potremmo avere
se sapessimo trovarla.

Per ogni vita che viviamo, ce ne sono almeno altre otto che neppure
sfioriamo e ancora meno conosciamo. Forse non esistono una vita vera e una
vita falsa, ma solo prove generali per parti che magari non avremo mai la
fortuna di interpretare.

la vita in cui entrambi sbirciamo da lontano, nella penombra, quando tutto
il resto è buio, la vita che quasi non ci appartiene ma che è più vicina a
noi delle nostre stesse ombre. (...) a ognuno di noi vengono date almeno
nove versioni della propria vita, qualcuna ce la scoliamo d’un fiato, ad
altre diamo solo timidi sorsetti, altre ancora le nostre labbra non le
toccano nemmeno.

Non so niente di te. Non so il tuo nome, non so dove abiti, non so che
cosa fai. Però ti vedo nudo tutte le mattine.

(...) sorpreso che questa cosa chiamata tempo sia successa a me.

André Aciman, "Variazioni su un tema originale"