"Morire... che assurdità. (...) Solo pochi mesi prima stavano sdraiati tutti e tre, Gilbert, Dominique e lui stesso, nel fango delle trincee della Piccardia, o nelle sabbie delle Fiandre. (...) Tutti e due pensavano a quei giovani, fratelli, amici, le cui ossa, da tempo, si disfacevano nella terra delle tante fosse comuni. E loro, i sopravvissuti, sapevano finalmente di essere mortali. E' una lezione che di solito si impara quando la giovinezza è ormai finita, ma chi l'ha appresa a vent'anni non la dimenticherà più. Ah, bisognava far presto, non perdere tempo, respirare, baciare, bere, fare l'amore."
("Due", Irène Némirovsky)
("Due", Irène Némirovsky)
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